mercoledì 16 settembre 2009

TRA I BON-BON (parte 2)



Una ragazza si svegliò di soprassalto.

Che sogno assurdo ho fatto! Si diceva guardandosi intorno quasi rattristata di non trovarsi sommersa di caramelle. Si preparò per andare all'università, dopo mezz'ora era già pronta per prendere la macchina. Si guardò allo specchio della camera mentre prendeva le chiavi di casa dalla scrivania. Sorrise guardandosi, una ragazza riccia e castana, con gli occhi di un viola acceso, sorrise di rimando dallo specchio.
Ciao Betty, disse a se stessa lanciandosi un bacio. Si chinò davanti al riflesso per allacciarsi gli stivaletti neri quando Betty le parlò osservandola con sguardo severo e complice
-Mi raccomando... Calma, tranquilla e stendili tutti!- la ragazza osservò lo specchio con aria sarcastica
-Ti sembra facile a te! Tanto l'esame devo farlo io, sono io che mi trovo davanti quel mostro! E se mi scordo una cosa e vado in palla? Ho studiato così tanto che ho il cervello confuso con informazioni inutili e distorte...- Il suo riflesso alzò gli occhi al cielo: -Dici sempre la stessa cosa eppure prendi sempre 30. Smetti di lamentarti!- l'ultima frase sembrava quasi gridata, Betty faceva paura quando era arrabbiata.
-E poi ci sono io a suggerirti, scema!- disse lo specchio con tono di nuovo complice, la ragazza sorrise al suo riflesso: -Grazie Betty.- e subito dopo uscì con lo zaino in spalla.


Davanti allo studio 38 del professore ora tremava, non ricordo più niente! Diceva a se stessa disperata. Una decina di ragazzi aspettavano come lei di essere esaminati e il professore dentro lo studio assunse le sembianze di un drago nascosto nella grotta, pronto a divorare qualunque cavaliere senza macchia presentatosi al suo cospetto.
-Elizabeth Dainon- chiamarono dallo studio. Tocca a me! Si disse agitata e si alzò con le ginocchia tremanti andando verso chi l'aveva chiamata. Passò davanti lo specchio nel corridoio e Betty le sorrise incoraggiandola, ma era troppo agitata per riuscire a sorridere di rimando.
Entrata nello studio il panico ormai l'aveva invasa, sembrava attendesse di essere mangiata. Il professore di letteratura la guardò per bene e poi le rivolse la prima domanda, dopo le solite domande di routine riguardo il piano di studi e il libretto universitario. Elizabeth notò che in fondo alla stanza vi era uno specchio piccolo e vi intravide la sua amica dai capelli castani, ora si sentiva molto più tranquilla e rispose con sicurezza facendosi quasi beffe del professore compiaciuto dalla spontaneità e dal modo di parlare della giovane. I suoi occhi erano illuminati da una luce ardente che non lasciava trapelare alcuna insicurezza.

-Le faccio i miei complimenti signorina, ha condotto un ottimo esame. 30 e lode!- le disse il professore fiero di avere una studentessa di quel calibro con una tale passione per la sua materia. Elizabeth era raggiante, ormai non osservava più il riflesso nello specchio dove Betty sogghignava soddisfatta.
Uscita dallo studio un ragazzo moro con gli occhi di un verde particolare le fece i complimenti per l'esame:
-Wow, sei stata fantastica, ti guardava con tale ammirazione! Ne devi aver fatti parecchi di esami, non sembravi affatto spaventata.-
-No, ti assicuro che ero spaventata a morte!- e gli sorrise piena di orgoglio, il suo riflesso dallo specchio del corridoio aveva un'espressione altera.
-Mi chiamo Jules, tu sei?- chiese porgendole la mano -Io sono Elizabeth-.
Parlarono del più e del meno per una mezz'ora mentre il ragazzo aspettava di sostenere il suo esame. Betty dallo specchio dominava ogni emozione, apparendo sempre più seducente e superba, Jules ne rimase profondamente ammaliato. Alla fine si salutarono e mentre lei si allontanava, lo sentì dire, preso dal desiderio di affidarle un qualche soprannome: -A presto Betty!-


Notte.
Betty si ritrovò nel vagare della sua mente. Era un posto buio e freddo, e lei era lì seduta per terra con gli occhi chiusi abituata a stare nella sua oscurità. Ed eccoci di nuovo qui, si disse con tono rassegnato. Si alzò e cercò di uscire dall'ombra. Che cosa mi capiterà stavolta? Si chiedeva mentre attraversava un lunghissimo corridoio con una piccola luce alla fine.


Una volta arrivata vi trovò una stanza bianca, completamente bianca, con un minuscolo tavolino e una minuscola sedia al centro. Sembrava di essere entrata in una strana stanza con una più piccola dentro e tutta bianca, con la sedia e il tavolino. Betty non era poi tanto stupita di questo, dopotutto nei sogni si sa che può capitare di tutto, ma la cosa che più la lasciò di stucco è che vi trovò seduta sul minuscolo tavolino una ragazza bionda che si guardava attorno confusa, stavolta era vestita in stile ottocentesco e i capelli erano legati in due lunghe trecce.
-Ancora tu? Cosa sei, una specie di fantasia ricorrente?- il tono di Betty era sarcastico e vagamente alterato. La ragazza invece sembrava felice di vedere una faccia amica: -Credo di... essermi persa!- disse semplicemente cercando di non incontrare lo sguardo della sua interlocutrice.
-Persa? Sciocca non vedi che qui niente ha un senso? Potresti varcare la stessa porta due volte e trovarci due cose diverse! È solo uno stupido sogno, il mio stupido sogno!- disse Betty sempre più alterata. Chi è ora questa ragazzina bionda che invade i miei sogni? Si chiedeva irritata.
-Se è il tuo sogno, puoi dirmi tu chi sono!- esclamò la ragazza piena di speranze, continuò subito dopo: -Tu, come sai chi sei? Io non ricordo niente di me o della mia vita, so solo che mi chiamo Liz. Poi mi sveglio e mi ritrovo qui. Ma come si fa ad uscire?-
Betty ci pensò un attimo -Io sono uscita... dallo specchio...- mormorò piano quasi stesse parlando con se stessa: -... e poi mi sono... ritrovata!- cercava di ricordare quello strano avvenimento, ma quando era successo?


Il sogno fu interrotto dalla sveglia. Elizabeth doveva andare all'università.


TO BE CONTINUED...

6 commenti:

  1. wow!!l'ho letto tutto d'un fiato,senza tralasciare nulla,pero',tornando a rileggere,cio' che mi aveva colpito di piu'..hai una fervida fantasia,coltivata e sorretta,soprattutto dall'amore per il sapere,poi,la tua piu' grande amica è la mia,spiccicata:la penna!!in questo caso la tastiera del pc..comunque sia,complimenti,riesci a non rendere banale e scontato,cio' che scrivi,evitando ripetizioni(secondo me le piu' nocive)e credo che ne riempiai ancora di pagine bianche,di carta o virtuali,non importa,la cosa importante per chi ama scrivere,in modo sviscerato,come me,tra l'altro..è leggere,leggere tanto e scrivere..scrivere..scrivere!!ciao piccolina,buon pomeriggio e felice stucdio;-))

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  2. Ciao Eli! mi fanno super piacere i tuoi complimenti e mi auguro che il racconto si legga velocemente e che sia scorrevole! è vero amo leggere e mi piace interessarmi un po' di tutto! se scrivi anche tu, mi piacerebbe leggere qualche cosa che hai scritto...
    grazie ancora dell'attenzione... il seguito arriverà!

    buon pomeriggio cara!

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  3. Grazie per la fiducia.. :)si,il tuo racconto, è come una buona fetta di torta..si divora subito!!tutto cio' che io ho scritto,sono poesie,qualche raccontino per bambini,filastrocche,un romanzo d'amore lasciato a meta'...pensieri,ricami di parole...tutto cio', non è edito,per cui,faccio fatica a trascriverlo pubblicamente,non ne sono gelosa,pero',il pensiero, che qualcuno faccia sue,le emozioni e le parole che attingo dal cuore,mi sconvolge un pochino,ma trovero' il modo di fartele leggere...vedrai!!un bacio,Veronica,qui il cielo è copioso di pioggia torrenziale, che è venuta giu'..per quasi un'ora...sono curiosa di leggere il seguito, della fantastica storia di"Betty",per cui,aspettero' paziente..lo studio prima di tutto,no??^;^

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  4. Eh si purtroppo lo studio prevale su ogni hobby... parlando delle poesie, anche io non pubblico certe mie cose personali, ma solo xchè sono mie mie, e non le legge nessuno. ammetto però che quando scrivo qualcosa ed emoziono gli altri è sicuramente una cosa che mi fa tanto piacere perchè mi accorgo che non sono solo le mie di emozioni, ma che attraverso le mie parole le faccio scattare in qualche modo in qualcuno che non sono io!
    le persone sono fatte di emozioni più che di ogni altra cosa e non mi pare giusto che restino intrappolate lì da qualche parte dentro di me... ecco xchè mi piace scrivere!
    spero di leggere presto qualcosa di tuo, bacioni.

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  5. Ogni cosa che scrivi mi lascia incantata... Continuo a farti i miei complimenti!
    Mi sembra quasi brutto scrivere cose così banali, ma non riesco a trovare altre parole per esprimere la mia ammirazione!

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  6. Grazie Ele! mi fa piacere che ti piaccia come scrivo, è bello avere amiche che ti appoggiano in quello che fai, un bacio grande anche a Edo...
    spero di averti sempre come sostenitrice!

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