domenica 30 agosto 2009

AMICIZIA



Amici vecchi, amici nuovi
un giorno li lasci poi li ritrovi!
A volte sembrano un po' diversi

ma in fondo sono rimasti sempre gli stessi.

Amici che sono con te per gioire

te li regala il mondo per farti capire

che a volte basta un solo sorriso
per far tornare il tuo sul viso.

E quante cose passate insieme
come frutti dello stesso seme,

un legame inestinguibile

che supera ogni tristezza possibile.

Abbracciati stetti stretti
anche se in fondo tutti hanno difetti

e se per caso ti ci trovi a litigare

tante lacrime non puoi fare a meno di versare!




Ogni strazio, ogni delusione

dividono gli amici tra loro con passione.

Questo post è per tutti gli amici
che almeno un giorno con me sono stati felici!

venerdì 28 agosto 2009

DONNIE DARKO -VS- S. DARKO


Non potevo non vedere "S. Darko" di Chris Fisher, considerato che ero rimasta piacevolmente colpita dal primo "Donnie Darko" di Richard Kelly, uno dei miei film preferiti.

Donnie Darko è il nome anche del protagonista del film, un ragazzo schizofrenico che soffre di allucinazioni e turbe psichiche che lo portavano a compiere atti vandalici. Poi all'improvviso arriva uno strano uomo vestito da coniglio di nome Frank che gli predice la fine del mondo e gli fa compiere azioni che sembrano inizialmente non essere collegate tra loro. Lo stesso giorno dell'avvento del coniglio, un motore di un aereo dal nulla si abbatte nella stanza del protagonista e nessuno sa il perchè. Nonostante il mistero si sia in parte risolto alla fine del film, non sono pochi gli interrogativi rimasti irrisolti, il significato del film in se si comprende appieno, ma lascia intorno a tutta la vicenda una sorta di mistero. I personaggi di rilievo a parte Donnie sono approfonditi quanto basta per farci capire il loro lato psicologico anche se non sembra necessario ai fini del film; è come per farci capire che la vita è costernata da varie personalità che hanno nel loro ambito la loro importanza. E' un film che può sembrare reale e surreale al contempo e forse è proprio questa la caratteristica che mi ha colpito di più. Mi è piaciuta molto la colonna sonora, soprattutto l'ultima canzone "Mad world" l'ho trovata molto azzeccata per il film.
La cosa che mi è parsa più singolare è che non ti basta vederlo solo una volta per comprendere tutto, eppure più lo guardi e più ti sorgono nuovi interrogativi che non hanno risposta all'interno della fitta trama.


In effetti un po' speravo che quest'alone di mistero potesse essere spazzato via dal secondo film S. Darko, di cui protagonista è la sorella minore di Donnie, eppure non è stato così. Sicuramente è dovuto al fatto fondamentale che non si tratta dello stesso regista (Richard Kelly ha da subito preso distacco da questo film) e quindi la storia non è un effettivo sequel più che altro si è cercato di creare un'idea dal film di Donnie Darko. Quindi "S. Darko" non è stato all'altezza delle aspettative anche perchè non è affatto legato al primo film. Una cosa che mi è parsa strana è che la sorella di Donnie, Samantha che dovrebbe essere la protagonista del film, in verità non ha nessun tipo di legame dal punto di vista psicologico con il fratello e il film non ci fa affatto affezionare a lei. Sono presenti alcuni clichè che forse era meglio lasciar perdere come il prete che rapisce ragazzini e li fa morire di fame (si poteva evitare) In ogni caso mi potevo aspettare una delusione considerato il quasi ineguagliabile successo di Donnie Darko, almeno stavolta avevo i pop corn!

martedì 18 agosto 2009

EDGAR ALLAN POE racconti del terrore


Notte.
Sola, dentro le lenzuola del letto con un cuscino dietro la schiena per stare più comoda. Non un suono nella notte, se non quello continuo e instancabile del ventilatore che fa girare le sue pale. A volte si può sentire in lontananza il motore di qualche aereo che passa sopra casa mia. Ma niente di più. Non una parola nella notte. La casa sembra vuota invece sto al sicuro pensando che di là c'è mia madre e i miei fratelli che dormono, se mi accadrà qualcosa arriveranno appena mi sentiranno urlare. Ma io sono forte non urlerò, ma almeno ho la certezza che se urlassi loro accorrerebbero per salvarmi da non so quale entità maligna.

Ora apro il libro e comincio a leggere l'elenco di tutti i racconti. Con quale potrei cominciare? Ogni titolo mi incuriosisce a suo modo e ho solo l'imbarazzo della scelta. Non ho nemmeno cominciato e già ho voglia di sentirmi la gola secca e quel senso di soffocamento che arriva quando sto leggendo qualcosa di raccapricciante. E so che succederà, se leggo questo tipo di libri è assolutamente inevitabile, e il tutto diventa più suggestivo se lo fai di notte con solo una luce p
iccola e fioca che ti illumina la pagina. Richiudo un attimo il libro per ammirare di nuovo la copertina, è spaventosamente bella.
Edgar Allan Poe tutti i racc
onti.


Avevo letto qualche rac
conto alle medie e mi avevano appassionato tantissimo, ma li avevo letti un po' superficialmente, eppure riuscivo a ricordare delle immagini particolari scaturite dal libro. Cose che ancora adesso mi fanno venire i brividi! Ma basta, ora devo scegliere il racconto senza indugiare oltre. Ritorno all'indice e scorro con gli occhi velocemente i titoli. L'ultimo di questi è "Il pozzo e il pendolo". Leggerò questo!

Dopotutto è troppo convenzion
ale partire dall'inizio.

domenica 9 agosto 2009

MISSIONE: ETNICO





Questi giorni in vacanza nelle Marche da un amico che ci ospita, è capitata l'occasione di fare un set fotografico a delle ragazzette di 16 anni amiche della sorella del nostro amico. I vestiti utilizzati sullo stile etnico sono tutti presi in prestito da un negozio chiamato "Made Altrove".




Il mio ruolo principale era da truccatrice e parrucchiera, mentre Lucrezia è stata la fotografa ufficiale del set (lei è la ragazza dell'amico che ci ha ospitato).Per quanto riguarda il mio ragazzo e il ragazzo di Lucrezia, hanno volentieri aiutato la fotografa ufficiale con le luci. Dopo una bella faticaccia questi sono alcuni scatti che ho fatto io.

Comunque sul sito di Lucrezia potrete trovare il set completo di tutte le foto.


giovedì 6 agosto 2009

PAGINE


Apro la copertina del libro con dolcezza accarezzandola lentamente con le dita, come per sentirne al tatto lo spessore e quelle piccole zigrinature incise sopra.
Sfoglio le pagine facendole scorrere tra le mie mani velocemente, avvicino il naso e ne assaggio l'odore di carta e inchiostro. Ogni libro ha il suo sapore, ogni pagina ha un suo odore, come se avesse un carattere tutto suo. Tra le mie mani, mentre lo leggo, l'odore si disperde a poco a poco, consumato dalla mia avidità di arrivare all'ultima pagina. La mia curiosità cattura il suo sapore che non ritornerà più.


Poi arrivano le parole. Si insinuano nella mia mente e rimangono lì impresse. Le faccio mie, le catturo nella mia ragnatela, ora mi ap
partengono anche se non le ho scritte io. La mia voce sussurra le frasi e le parole assumono un senso e costruiscono la storia piano piano. Immagini giungono direttamente dalle pagine, ma non ci sono disegni fa tutto parte solo della mia fantasia, a seconda di come vedo io il mondo.
E la storia diventa parte di me, mia per sempre.

sabato 1 agosto 2009

MILK


Per il mio compleanno ho ricevuto dalla mia dolce metà il dvd di questo splendido film di Gus Van Sant, Milk (c'era anche il poster della locandina e l'ho subito attaccato in camera!). Purtroppo non eravamo riusciti ad andarlo a vedere al cinema quando uscì questo inverno. Un vero peccato! Sarebbe stato il primo film del regista Gus Van Sant visto al cinema dopo averlo studiato all'università durante il corso di Cinema Americano. Ma non importa, l'emozione di vedere un film così di qualità resta anche se te lo vedi sul divano di casa.

Suggestivo. Disarmante. Commuovente. Reale. Premio Oscar come miglior attore protagonista a Sean Penn, che ha recitato in maniera veramente esemplare e carismatica. Premio Oscar come migliore sceneggiatura originale al giovane Dustin Lance Black, una sceneggiratura e dialoghi veramente sublimi. Poi ci sono quelle bellissime immagini d'epoca, si può catturare l'aria di quei quartieri americani... E' un film biografico sulla vita di Harvey Milk assassinato nel 1978. Segue la vita di Milk dal 1970 fino alla sua morte, senza negarci il privilegio di vederne le conseguenze.

Quando vedi questo genere di film sui diritti ai gay ti rendi conto di quanto ci è voluto, quanto impegno per guadagnare quello che si ha ora (anche se si potrebbe fare di meglio). Nel film si fanno discorsi razzisti che al giorno d'oggi mi sembrano così assurdi. Persone omosessuali che non possono insegnare, che non possono tenersi un lavoro a causa di un decreto che venne approvato nella maggior parte degli Stati americani. San Francisco diventa così la "casa" di tutti i gay e gli emarginati degli Stati Uniti che combattono per avere ciò che gli spetta di diritto. Discorsi che fanno riflettere sull'uguaglianza tra le persone e su quanto sia importante capire che tutti hanno il diritto di vivere senza essere discriminati o presi in giro per ciò che sono.

Immagino l'emozione di vedere tantissime persone che con speranza e commozione si radunavano per sentire un uomo che con un megafono in mano diceva:

"Sono Harvey Milk, e sono qui per reclutarvi tutti!"

TRANSFORMERS La vendetta del caduto




Ieri sera io e il mio ragazzo siamo andati a vedere Transformers, La vendetta del caduto di Micheal Bay (anche se ci eravamo detti che non avremmo speso soldi per vedere un film che non ci sarebbe piaciuto, ma il fascino del cinema mi attrae sempre terribilmente!).
Insomma la nostra conclusione di comune accordo è la seguente...

Se vi interessano quei film pieni di robot meccanici superaccessoriati venuti dallo spazio che per 2 ore e mezza di film se le danno di santa ragione distruggendo qualunque cosa...!
Ok! Questo è il film che fa certamente per voi!

Per tutto il tempo si susseguono combattimenti lunghi a non finire in una trama veramente troppo labile. Il primo capitolo dei Trasformers sinceramente mi era piaciuto anche se non brillava certo per la sceneggiatura. Però almeno ti lasciava quell'insolita adrenalina che senti dopo un film tanto movimentato.
Qui non si capisce nemmeno chi sono i "buoni" e chi i "cattivi" mentre combattono!
Per non parlare del fatto che alcuni personaggi arrivano e spariscono senza sapere che fine abbiano fatto, all'improvviso, puf! Non ci sono più!
Pieno di luoghi comuni all'americana e dialoghi di una banalità disarmante e battutine divertenti (ma un po' fuori luogo) per alleggerire il film.

Ma la cosa che forse sconvolge più di tutte (o almeno che ha sconvolto noi) è la distruzione di tantissime città e paesi, e nessuno ci dà alcun peso! Assurdo!
Robot simpatici che saltano tranquillamente sulle piramidi facendole a pezzettini piccoli piccoli mattoncino per mattoncino! Anche Shanghai e Parigi rase al suolo (ah che dolore!) facendo milioni e milioni di morti, ma... a nessuno importa granchè.

Vi consiglio di non andare a spendere soldi per vederlo (per 2 ore e mezza avrete sicuramente qualcosa di meglio da fare), ma vi assicuro che vederlo in casa a meno che non abbiate un televisore al plasma 50 pollici con dolby sorround sarebbe ancora più deludente, visto che le uniche cose interessanti da vedere sono i combattimenti (ci sono solo quelli) ma si sa che si possono godere al meglio solo nei cinema.
Secondo me si può benissimo evitare di vederlo, poi non dite che non vi ho avvertito!

P.S.
...E non avevo nemmeno preso i pop corn!